Catalogo della mostra temporanea 28 Juglio - 5 Agosto 2018. — Ortacesus (SU): Sandhi Editore, 2018. — 64 p. — ISBN 978-88-97786-56-6.
Rinvenuta nel lontano 1935, la statuetta di Dea Madre denominata di Turrìga, dalla località di rinvenimento tra i comuni di Senorbì, Selegas e Ortacesus (SU), diventa protagonista di un’analisi documentale che, ci si auspica, possa rappresentare un altro importante momento della sua lunga storia. Risalente ad epoca neolitica (anni 4000-3300 a.C. circa), si configura come straordinaria icona del percorso compiuto dal popolo sardo che nelle sue fasi più arcaiche ha visto in questo importante reperto il principio unificatore e l’enigma della vita. Il suo casuale ritrovamento e l’aneddottistica legata alle vicende delle quali è stata protagonista, hanno ispirato l’interesse per la ricostruzione dei fatti che dalla terra di Trexenta l’hanno condotta al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, nel cui percorso espositivo gode di un ruolo di assoluto prestigio. La genesi della scoperta, gli uomini che l’anno posseduta, amata e studiata, coloro per i quali ha rappresentato fonte di ispirazione artistica, l’inestimabile valore che la sostanzia, ma soprattutto l’affascinante mistero che incarna, sono gli elementi affrontati dalla presente trattazione. La Società Cooperativa “Sa Domu Nosta”, gestore del MADN, grazie al patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Senorbì e in stretta collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ha dunque ritenuto di dover celebrare con una mostra l’idolo di Turrìga, essenza e principio della locale comunità arcaica. Questo lo spirito che ha guidato la realizzazione dell’allestimento e del volume che lo ripercorre: il racconto dettagliato di un singolare ritrovamento, ma soprattutto la vera storia di un’icona senza tempo, elemento prezioso dai forti connotati identitari. Conoscere i fatti consentirà di comprendere, ancora una volta, come il tempo sappia essere galantuomo, cancelli le tracce intrise di caducità, lasciando che ad ergersi, quasi con atto di sfida al suo eterno passaggio, siano gli oggetti di vera sostanza, testimoni e simboli di un’esistenza che, in qualche modo, ha determinato cambiamento, evoluzione e crescita.